La pubblicazione della Rivista è resa possibile grazie al sostegno dell’Università Cattolica – Dipartimento di Scienze politiche. Gli autori non sono soggetti a costi in ordine alla disponibilità online o alla presentazione degli articoli. Informazioni sulla pubblicazione possono essere richieste attraverso il modulo di contatto disponibile su questo sito.
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Il copyright degli articoli e i relativi diritti di pubblicazione restano di proprietà dei rispettivi autori i quali possono riutilizzarli liberamente, l’Ente ne tutela gli interessi verso terzi.
NORME EDITORIALI
La presente raccolta di norme editoriali è stata creata al fine di facilitare e allo stesso tempo uniformare la scrittura dei saggi che saranno pubblicati sui Quaderni di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Gli autori vi troveranno indicazioni circa la corretta digitazione dei testi e la loro formattazione.
Gli autori dovranno inviare il proprio testo nella versione definitiva così rivista, in formato elettronico, in file .doc o .docx. Qualora desiderino corredare il proprio scritto di immagini (quali grafici, cartine geografiche, schede proiettate come Power Point durante l’esposizione, ecc.), potranno scegliere di allegarle separatamente affinché siano inserite al termine del saggio.
FORMATTAZIONE
Per semplificare il lavoro d’impaginazione, si prega di impostare tutti i margini del documento, tranne quello inferiore, a 3 cm; il margine inferiore sarà impostato a 4 cm, inserendo il numero di pagina come piè di pagina a 2,5 cm. In MS Office 2010, questo risultato si ottiene attraverso la funzione Layout di pagina Margini Margini personalizzati Schede “Margini” (per l’impostazione dei margini) e “Layout” (per l’impostazione del piè di pagina.
Ciascun saggio si presenterà con il titolo e l’autore indicati come prima cosa, seguiti da un breve abstract di 10/15 righe.
L’abstract dovrà sempre essere scritto in lingua inglese, anche per i saggi in italiano.
Si raccomandano gli autori di voler segnalare, al momento dell’invio dei propri lavori, la presenza negli stessi di parole scritte utilizzando alfabeti diversi da quello latino (ad es. arabo o cirillico).
Il titolo del saggio sarà scritto in carattere Garamond, dimensione 12 pt, interlinea singola; il nome dell’autore, subito di seguito, apparirà in maiuscoletto come, ad esempio, “di MASSIMO DE Leonardis”.
L’abstract sarà invece in carattere Garamond, dimensione 11 pt, in corsivo.
Il corpo del testo dovrà essere scritto nel seguente formato: carattere Garamond, dimensione 12 pt, interlinea singola, interamente giustificato (anche i titoli). I titoli dei paragrafi che compongono il saggio saranno scritti anch’essi in carattere Garamond, dimensione 12 pt, ma in grassetto. L’interlinea fra il titolo dei paragrafi e i paragrafi stessi dovrà essere singola. Al termine di ogni paragrafo, prima del titolo del successivo, si dovranno lasciare due righe con interlinea singola.
Alcune raccomandazioni e suggerimenti per la revisione finale con lo strumento “Trova e Sostituisci”:
Si eviti la doppia spaziatura Trova: doppio spazio — Sostituisci: spazio.
Si evitino gli spazi prima della punteggiatura (i segni di interpunzione devono sempre seguire immediatamente la parola che li precede; dopo una parentesi aperta e prima di una parentesi chiusa non deve mai esserci uno spazio) Trova: spazio e segno di interpunzione — Sostituisci: segno di interpunzione senza spazio.
Non si utilizzi l’apostrofo al posto dell’accento, utilizzare sempre la lettera accentata anche quando è maiuscola (ad es. È, non E’).
Si utilizzino sempre apostrofi e virgolette alte doppie (“doppi apici” o virgolette “italiane”) curve (l’intervento “stabilizzatore”) e non dritte (l’intervento “stabilizzatore”). L’uso delle virgolette alte è riservato alle parole/frasi cui s’intende attribuire particolare enfasi — NON alle citazioni (v. sotto).
INDICAZIONI STILISTICHE
Corpo del testo
Il corpo del testo sarà di norma scritto in tondo (carattere), fatta eccezione, si ricorda, per l’abstract che sarà scritto in corsivo.
Il corsivo, nel corpo del testo, dovrà essere utilizzato per tutti i termini espressi in una lingua diversa da quella in cui si scrive, ad esempio, in un testo italiano, per tutti i termini in lingua inglese, francese, tedesca, latina, ecc. Costituiranno un’eccezione a tale regola quei termini che, pur avendo un’origine straniera, sono ormai considerati di uso comune anche nella lingua dello scrivente (ad es., in un testo in italiano, si dovrà scrivere film e non film).
La prima riga di ogni capoverso (escluso l’abstract e i capoversi che seguono immediatamente il titolo di paragrafo) è rientrata di 1,25 cm rispetto al margine sinistro).
Uso di sigle e acronimi
L’uso di sigle e acronimi dovrà essere uniformato all’interno del testo. Sigle e acronimi appaiono a tutte maiuscole, senza “puntini” (ad es. ONU, non Onu né O.N.U.). Importante: la prima volta che un acronimo compare nel testo, esso dovrà essere prima esplicitato e scritto per esteso. Quindi, la prima volta si scriverà “la missione International Security Assistance Force (ISAF)”, mentre successivamente sarà sufficiente scrivere “ISAF”.
Numeri e date
Quantità e numeri si esprimono preferibilmente per esteso in lettere e non in cifre, anche se eccezioni saranno da considerarsi in caso di contesti che lo richiedano. Nel caso in cui il numero sia espresso in cifre, utilizzare il “puntino” di separazione per migliaia, milioni, ecc. (ad es. 1.567, 3.675.000).
I numeri romani (lettere maiuscole) dovranno essere utilizzati per i secoli e per le cariche (ad es. nel XIII secolo, Luigi XIV). Le date andranno anch’esse scritte per esteso, con giorno e anno in cifre e mese in lettere, ad es. 28 luglio 1988 (per il nome dei mesi, si veda sotto).
Le date dei documenti citati in nota compaiono, invece, sempre in forma di numeri, separati da punti; la stessa regola vale per la data di quotidiani citati in nota (ad. es.: Quaroni a Martino, 11.11.1955, ASMAE, Ambasciata a Parigi, b. 55; The New York Times, 7.11.1944).
Uso di maiuscole e minuscole
La parola “Stato”, riferita all’organismo politico, dovrà essere scritta con lettera iniziale maiuscola, e lo stesso vale per il sinonimo “Paese”. Con iniziale maiuscola anche i nomi delle Forze Armate, i titoli come Re, Papa, ecc., anche stranieri, come Sir, la parola Chiesa quando indichi l’istituzione, i nomi di popoli antichi (come “i Greci”, mentre i popoli moderni avranno iniziale minuscola, quindi “gli italiani”). L’iniziale maiuscola servirà anche per i nomi di periodi storici (Medioevo, Novecento, anni Venti, ecc.), mentre il nome dei giorni, dei mesi e delle stagioni sarà scritto con lettera minuscola.
Citazioni
Qualora l’autore voglia citare brani all’interno del proprio scritto, si figureranno due casi.
Citazioni di lunghezza inferiore alle cinque righe si inseriranno direttamente nel testo, fra virgolette basse o “caporali” (« ») in apertura e chiusura, con lo stesso carattere, corpo e dimensione del testo stesso.
Citazioni di lunghezza superiore alle cinque righe si inseriranno in un brano separato dal corpo del testo, scritto con lo stesso carattere e sempre con interlinea singola, ma con dimensione ridotta (carattere Garamond, dimensione 11 pt, interlinea singola, interamente giustificato), evidenziato visivamente anche dall’utilizzo di un rientro maggiore rispetto al corpo del testo, sia a sinistra che a destra. I rientri saranno di 1,25 cm sia a destra che a sinistra. In questo caso, non si utilizzeranno le virgolette.
Le citazioni dovranno sempre essere seguite da una nota che chiarirà il riferimento bibliografico (per le note si veda più avanti). Qualora si omettano delle parti interne del testo citato, si dovrà utilizzare il simbolo […].
NOTE A PIÈ DI PAGINA
Monografie o raccolte di saggi
Si usi carattere Garamond 10, testo giustificato, iniziale puntata del nome (senza spazi fra le iniziali nel caso di doppio nome), cognome per esteso, titolo dell’opera in corsivo, luogo di pubblicazione (non la casa editrice), data, pagina/e.
- de Leonardis, Guerra fredda e interessi nazionali. L’Italia nella politica internazionale del secondo dopoguerra, Soveria Mannelli, 2014, p. 14 (o pp. 14-16).
Nel caso di più autori, il loro nomi (iniziale puntata) e cognomi saranno separati da un trattino (congiuntivo, corto).
- Morelli – P. Gallis, NATO in Afghanistan: A Test of Transatlantic Alliance, Washington, DC, 2009.
Nel caso gli autori del volume siano più di tre, si indicherà solo il nome del primo autore (secondo le regole di cui ai punti precedenti) seguito dall’espressione et al (in corpo corsivo).
- Barié et al, Storia delle relazioni internazionali. Testi e documenti (1815-2003), Bologna, 2004.
Laddove si citino saggi in volumi collettanei, si indicheranno autore (o autori) e titolo sia del saggio sia del volume in cui esso è contenuto, specificando le pagine. In caso di citazione puntuale, dopo le pagine inziale e finale del saggio si inserirà fra parentesi tonde la/le pagina/e ove si trova il passo citato.
- Adomeit, East Germany. NATO ’s First Eastward Enlargement, in A. Bebler (ed) NATO at 60: The PostCold War Enlargement and the Alliance’s Future, Fairfax, 2010, pp. 11-22.
Il Libro Verde. Documenti diplomatici presentati al Parlamento Italiano dal Ministro degli Affari Esteri Sonnino nella seduta del 20 maggio 1915. In appendice: Risposta del Governo Austriaco alla denuncia del trattato della Triplice Alleanza; Replica italiana; Testo della Dichiarazione di guerra; Nota Circolare dell’Italia alle Potenze, Milano, 1915, p. 121 e pp. 121-28 (125).
In caso di volumi collettami, l’attribuzione della curatela va indicata seconda la formula corrente nella lingua del testo, prestando attenzione — se del caso — al numero (singolare o plurale) dei curatori. Se i curatori sono più di tre, indicare il nome del primo seguito dall’espressione et al
- Tosi (a cura di), L’Italia e le organizzazioni internazionali. Diplomazia multilaterale nel Novecento, Padova, 1999, p. XIII.
O.A. Westad (ed), Brothers in Arms: The Rise and Fall of the Sino-Soviet Alliance, 1945-1963, Stanford, CA, 1998
- Ignazi et al (eds), Italian Military Operations Abroad. Just Don’t Call It War, Houndmills-New York,
2012.
- Petit, Les crises alimentaires et sanitaires, in C. Blumann – F. Picod (sous la direction de), LUnion européenne et les crises, Bruxelles, 2010.
Per le opere straniere citate in edizione italiana, fra il titolo e gli elementi successivi andrà inserita la formula “trad. it.”.
- J. Morgenthau, Politica tra le nazioni: la lotta per ilpotere e la pace, trad. it., Bologna, 1997, p. 298.
Articoli
Si usi carattere Garamond 10, iniziale del nome, cognome per esteso, titolo dell’articolo in corsivo, nome della rivista in corpo tondo tra doppio apice NON preceduto da “in”, volume (anno), numero, (se disponibile), pagina/e. Ove la testata non specifichi il volume, si utilizzino il numero di fascicolo (se disponibile) e la data di pubblicazione
- Magris, Il nuovo (dissimulato) Iddio tedesco, “Corriere della Sera”, 15.9.2003, p. 15.
J.M. Parent – P.K. MacDonald, The Wisdom of Retrenchment. America Must Cut Back to Move Forward, “Foreign Affairs”, vol. 90 (2011), n. 6, pp. 32-47.
- Galen Carpenter, NATO at 60. A Hollow Aliarne, “Policy Analysis”, n. 635, 30.3.2009, p. 2.
Volumi e articoli cui si è già fatto riferimento
Per un singolo volume di un unico autore, si utilizzi la formula op. cit. (in corpo corsivo)
- de Leonardis, op. cit., p. 72.
Nel caso nel testo si citino più opere dello stesso autore:
- de Leonardis, Guerra fredda …, cit., p. 18.
Per citare una medesima pagina all’interno di un volume o un articolo in due note consecutive, si usi Ibid.
- de Leonardis, Guerra fredda e interessi nazionali. L’Italia nella politica internazionale del secondo dopoguerra, Soveria Mannelli, 2014, p. 14.
Se la pagina è differente ma è all’interno della stessa opera, si scriva:
14 Ibi, p.17.